Roma, 17 mag. – “Non sono disponibile a prendere “pallottole” per conto terzi” così Maria Fida Moro, figlia primogenita di Aldo Moro. “Da sempre parlo direttamente e non ho portavoce, sono interessata unicamente alla mancata applicazione della legge in favore delle vittime del terrorismo nei confronti di mio padre e mi occupo solo di questa battaglia etica”.
“Quindi rispondo unicamente delle parole dette e/o scritte da me, c’è un manipolo che cerca di fare una guerra pericolosa e inutile, mandando avanti me contro la mia volontà. Non credo molto nella giustizia terrena e sono stata allevata da Aldo Moro, un uomo che riteneva che <<con la guerra tutto è perduto, con la pace nulla è compromesso>>”.
“Ora è il tempo di metabolizzare il risultato dell’impegno della commissione Moro. Chi vuole armarsi e partire lo faccia in prima persona senza nascondersi dietro di me. Io ho già dato, ho 71 anni ed un linfoma e so per certo che i miti erediteranno la terra”.