Roma, 9 mag. – Spero che sia il mio ultimo nove maggio ed intendo segnalare che, per la prima volta in 41 anni, i miei fratelli avevano ragione ad essere contrari alla commissione d’inchiesta sul caso Moro ed alla beatificazione di nostro padre, perché tutto questo aggiunge dolore a dolore. Un postulatore, non si sa se mai nominato e da chi, si dimette da qualcosa che forse non è e si “nasconde” dietro le BR (perché in Italia solo le br – chissà perché – fanno notizia). Ma non scherziamo! Se le BR esistessero ad oggi non importerebbe loro proprio niente della santificazione. E chi dice che la famiglia non ha titolo di parlare della beatificazione si sbaglia di grosso, perché noi ne abbiamo pieno titolo, solo a noi importa di papà e solo noi abbiamo pagato un prezzo. Gli altri, tutti gli altri, stavano a guardare e non hanno fatto niente. Tranne fare in modo di guadagnare il massimo possibile dell’uccisione di Aldo Moro. Dovrei disprezzarli più dei mandanti e degli esecutori invece li lascio navigare nel loro disamore. Ma non dicano mai e poi mai di aver voluto bene ad Aldo Moro, perché oltre ad essere falso è blasfemo e, prima o poi, tornerà indietro, come un boomerang cosmico, tutto il dolore che hanno provocato e li annienterà.
Maria Fida Moro