Libertà

“La libertà è un sentiero buio che ogni uomo può illuminare”. Così rispondeva alla domanda cos’è la libertà una bimba undicenne proveniente dallo Sri Lanka, che ho incontrato in una prima media di Palermo anni fa.
Questa è certamente la migliore definizione di libertà che io abbai mai sentito. Vorrei che ci dessimo una regolata.
Già Socrate, mentre ad Atene nasceva la democrazia, la più ardua forma di governo, metteva in guardia dal pericolo che i diritti senza doveri sono destinati a distruggere la stessa democrazia. A noi non sembra importare anzi non sembra importarci nulla di nulla. Lasciamo che pochi prevarichino molti, che i bambini volino dalle finestre come coriandoli, che i femminicidi aumentino a dismisura ed anche le morti bianchi – perfettamente evitabili – nei luoghi di lavoro. Lasciamo che un intero popolo di disperati sia stritolato tra due confini, al gelo. E muoia di fame e di freddo mentre noi, al caldo, scartiamo panettoni.
Noi “giochiamo” con le nostre mascherine e pensiamo di poter esorcizzare la morte (cosa impossibile) e comunque pur vivi non sappiamo più vivere, né ridere, né sorridere, né essere amorevoli, né tantomeno ascoltare le voci profetiche dei nostri bambini. “Nostri” perché appartengono alla stessa umanità e perché domani faranno meglio di noi.
Vogliamo o non vogliamo ricordarci che la libertà è certamente il bene più prezioso e che sì, debba essere difesa, ma senza violenza? Perché la violenza genera altra violenza e chiama sangue. La violenza produce ulteriori estremismi, gli estremismi il terrorismo, il terrorismo la guerra civile. La guerra altre guerre. Le guerre l’Armageddon e l’Armageddon la probabile fine del genere umano. Perché invece non illuminare il sentiero buio e lasciare che la libertà risplenda in tutto il suo fulgore? Il cosmo non è contro di noi. Il nostro destino non è la morte. La morte è un cambio di vita non la sua fine. Noi siamo, siamo stati e saremo chiamati ad una vita perenne ed il cosmo è pronto a darci qualsiasi cosa ci serva.
Possiamo scegliere la via della gioia o la paura e le tenebre. Dipende solo da noi e lo sappiamo benissimo nel profondo del nostro cuore. Ma è stancante essere liberi ed assumersene la responsabilità. È più facile fare finta di niente e passare il tempo a lamentarsi ed a nascondersi. Bene, questo non è vivere davvero. Basta! Non perdiamo un solo secondo. Riappropriamoci della nostra vita e reimpariamo a riconoscere il suo splendore.
Un sentiero buio ci aspetta per portarci a casa nella luce.

Maria fida Moro